martedì 23 maggio 2017

I nuovi segreti di Stonehenge

Un'importante scoperta archeologica: i resti di un vasto sito neolitico con 90 monoliti sepolti e disposti a forma di arena sono stati individuati dai radar a meno di 3 km da Stonehenge. Gli aggiornamenti su un lavoro durato 5 anni.


I megaliti sono stati individuati con avanzate tecniche di scansione radar del sottosuolo ma non disseppelliti. Una trentina sarebbe ancora intatta ma rovesciata, mentre degli altri si conserverebbero solo i frammenti. Secondo gli scienziati del team, potrebbe trattarsi di un vasto sito neolitico complementare a quello di Stonehenge, ma c'è anche chi pensa che tra i due luoghi non ci siano collegamenti.

Continua qui

venerdì 19 maggio 2017

Il mistero del lago scomparso sui Sibillini

Una foto pubblicata sul profilo Facebook “Avventure di Montagna” da un escursionista ha destato lo stupire e le preoccupazioni di molti: dallo scatto infatti pare essere scomparso il Lago di Pilato, simbolo del Parco dei Sibillini, che si trova sotto la vetta del Monte vettore.

Nell’immagine si vede solo uno strato di neve, ma niente acqua, il timore è che la cusa possa essere il terremoto che ha colpito il Centro Italia e che ha colpito anche la zona della provincia di Perugia.


Alessandro Rossetti, funzionario e tecnico dell’Ente Parco dei Sibillini, ha invitato però alla cautela, dicendo all’Ansa: “Saliremo in quota assieme a un idrogeologo e agli esperti dell’Istituto superiore per la protezione ambientale, e saremo in grado di esprimerci. Nell’ultimo sopralluogo il 22 novembre scorso, la zona venne sorvolata con un elicottero e non riscontrammo alcuna anomalia, l’acqua era regolarmente presente nei due invasi. Il lago di Pilato, per sue caratteristiche naturali, è molto variabile: già in altri anni, malgrado copiose nevicate, di questi tempi presentava un livello delle acque molto basso e questo ci deve indurre alla massima cautela: affrettare conclusioni allarmistiche in questo momento sarebbe sbagliato”.

Continua qui

mercoledì 17 maggio 2017

Il mistero delle cascate del Minnesota che si tuffano in un pozzo senza fondo

Scompaiono nel nulla, in un pozzo senza fondo. Le Devil’s Kettle Falls, ovvero le cascate del bollitore del diavolo, custodiscono un segreto ancora tutto da svelare. Siamo in Minnesota, negli Stati Uniti. Precisamente nel Judge Magney State Park, sul fiume Brule: l'acqua parte da Vista Lake, scorre per 65 chilometri per poi sfociare nel Lake Superior. O almeno, una parte lo fa. Metà flusso, infatti, cade in una gola nella roccia e ancor oggi non si sa dove riemerga.


Una sorta di buco nero - il bollitore del diavolo, appunto - di cui si conosce l'entrata ma non l'uscita. Un mistero che affascina da decenni geologi e idrologi, a cui non è stata data ancora risposta. In molti hanno provato a gettare dei galleggianti per individuare il corso del fiume. Ma nessuno è mai riemerso.

Continua qui

mercoledì 3 maggio 2017

Le Sacre Grotte di Piyang, uno dei luoghi più misteriosi della Terra

Le tradizioni locali fanno risalire l’utilizzo delle grotte ad un periodo molto antico, quando le divinità abitavano sulla terra. Per questo motivo, molto templi sono stati costruiti nelle vicinanze e tutta la regione è ritenuta sacra dai nativi.

Il Tibet, uno dei luoghi più misteriosi e sacri dell’umanità, conserva numerosi segreti di un remoto passato, normalmente inaccessibili ai semplici turisti.
Tra questi, ci sono le Grotte di Piyang, uno dei siti archeologici più importanti del Tibet, situate nella parte occidentale del paese, in prossimità del Sacro Monte Kailash.
“A Piyang ci sono più di 1100 grotte di varie forme e dimensioni, alcune delle quali sono chiaramente siti abitativi, mentre altri sono probabilmente grotte utilizzate per la meditazione”, spiega l’archeologo americano Mark Aldenderfer, professore presso l’Università della California.

I lavori di scavo eseguiti nel sito di Piyang, in collaborazione con un gruppo di archeologi cinesi, sono stati il tentativo di dimostrare la veridicità delle fonti documentarie.

“Avendo una conoscenza sull’antico biddismo tibetano così scarsa, siamo stati fortunati a poter collaborare con Huo Wei e Li Yongxian, due archeologi del dipartimento di storia della Sichuan Union University a Chengdu. Per quanto ne so, è la prima collaborazione tra archeologi cinesi e occidentali in Tibet”, racconta Aldenderfer.

Continua qui

domenica 30 aprile 2017

Perchè quel teschio umanoide è così diverso da tutti gli altri? L’enigma dello Starchild

Scoperto in Messico negli anni '30, il teschio dello Starchild (Figlio delle Stelle) rappresenta ancora un enigma per gli studiosi. A partire dal 1999, nell'ambito dello 'Starchild Project', l'insolito teschio è stato sottoposto ad una serie di analisi anatomiche e biologiche che hanno definitivamente escluso che si tratti del cranio di un individuo umano affetto da una qualche deformità. C'è chi ipotizza che possa trattarsi di un'antica specie umana non ancora conosciuta e chi crede che lo Starchild possa essere il cranio di un ibrido umano-alieno.

In archeologia, quando ci si imbatte nella scoperta di un oggetto sconosciuto, le prime indagini compiute dagli studiosi mirano a stabilirne la provenienza.
Questa, ovviamente, è una fase molto importante e delicata perché aiuta a capire se ci si trova di fronte ad un falso.
Tuttavia, la scienza moderna, con il suo metodo e i suoi strumenti, ha reso quasi impossibile simulare una reliquia come quella del teschio dello Starchild.

Anche se la provenienza di questo curioso cranio non è del tutto chiara, resta il fatto che esso esiste ed è reale, e ad oggi non esiste nessuna spiegazione che possa svelarne la natura. La storia dello Starchild comincia nel 1930.

Fu in quell’anno che un’adolescente americana, di origini messicane, si recò in vacanza con la sua famiglia in Messico. Nel corso di una visita in un piccolo villaggio nella regione messicana di Copper Canyon, la ragazzina cominciò ad esplorare da sola il territorio, scoprendo il tunnel di una vecchia miniera abbandonata.

All’interno della galleria trovò uno scheletro umano completo sdraiato sulla schiena. Accanto ad esso c’era un’area di terreno smossa, con quello che sembrava un osso umano spuntare dall’interno. Usando le mani, la ragazzina portò alla luce quello che poi ha descritto come uno scheletro più piccolo dell’altro e apparentemente deforme.

Continua qui

Meteo: doppio ciclone nella Prossima Settimana, Italia sotto scacco del maltempo, le Previsioni

Prossima settimana: atmosfera ancora in subbuglio con ben 2 cicloni che terranno sotto scacco l'Italia provocando un'ulteriore ondat...