sabato 4 aprile 2015

Fattuzzus o Mazzinas, le bamboline malefiche sarde


Nella dimensione magica sarda rientrano i malefici, atti ad arrecare danno ad animali o persone, influenzando, in certi casi, anche la sfera affettiva o economica di queste ultime.
Sostanzialmente possiamo distinguere i malefici in: malocchio, chiamato comunemente in sardo “ogu pigau” , e le fatture, ossia le terribili “mazzinas”.
Per quanto concerne il malocchio, ti consigliamo di leggere l’articolo relativo cliccando qui.

COME AGISCONO
Le fatture sono uno strumento usato dalle fattucchiere o bruxas per far del male a distanza ad altre persone. Il principio di funzionamento è identico a quello utilizzato con le famose bamboline voodoo, quindi siamo in presenza di quella che viene definita “magia simpatica“, in cui l’effetto magico viene raggiunto utilizzando una rappresentazione simbolica della persona o della sua sfera di vita (affetti, lavoro etc) a cui si vuol recar danno.

Diversamente dalle bamboline voodoo,  le mazzine non vengono create solo con una forma antropomorfa ma possono essere fatte utilizzando piccoli animali, come lucertole, oppure pacchetti con spilli e oggetti della vittima (anche unghie o capelli), oggetti che hanno il solo scopo di accrescere il potere di chi fa il maleficio, in quanto come in tutti gli incantesimi, il motore che li fa agire è la volontà di chi opera.

Grazie anche alle invocazioni di particolari entità malefiche, chi opera è in grado di trasferire questi manufatti in posti apparentemente assurdi, per lo più all’interno dell’abitazione della vittima. Per fare alcuni esempi, sono state trovate mazzine all’interno di muri, sotto pavimenti, all’interno di cuscini o mobili in cui nessuno avrebbe potuto inserirle. Può essere nascosta vicino all’ingresso della casa della vittima, oppure sul tetto o nel cortile e può agire immediatamente o a distanza di tempo imprecisato.

Molto spesso le fatture vengono fatte su oggetti appartenenti al malcapitato di turno, come catenine o gioielli vari ma non è raro che venga addirittura fatta ingerire con il cibo.

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mercoledì 1 aprile 2015

Una storia di spettri...

Si dice che i proprietari di una casa in Charleston abbiano visto immagini e ascoltato strane voci già da molto tempo.
Hanno fatto alcune ricerche e hanno scoperto che nella casa viveva una donna la quale ha perso il marito durante la guerra Civile.
La leggenda dice che lei si sedeva sempre al tavolo della cucina e guardando il giardino attraverso la finestra, aspettava che suo marito tornasse a casa.
Ma lui non tornò mai...
Da allora dicono che lo spirito della donna stia ancora aspettando.
I proprietari della casa hanno scattato questa foto e registrato i suoni di quello che loro affermano sia il fantasma.
E' un po' strano e anche inquietante, ma troverai il fantasma nella foto.
Io ci ho messo circa 30 secondi per vederlo ma poi quando ci riesci, è come una di quelle illusioni ottiche... Per farti risparmiare un po' di tempo ti consiglio di concentrarti nello spazio tra il tavolo e la finestra.
Inoltre se hai il volume alzalo il più possibile: sentirai dei mormorii strani che si dice siano il fantasma che parla.



Ecco la foto

 

domenica 15 marzo 2015

Castel del Monte, la fortezza dei misteri

Castel del Monte, a 60 km da Bari, è uno dei 49 siti italiani che l’Unesco ha inserito nel 1996 nel World Heritage List.

Fatto costruire da Federico II di Svevia nel XIII secolo, il Castello domina, con la sua massiccia struttura ottagonale, il piccolo tratto delle Murge occidentali situate a 18 km da Andria.


Considerato universalmente un geniale esempio di architettura medievale, Castel del Monte in realtà unisce elementi stilistici diversi, dal taglio romanico dei leoni dell’ingresso alla cornice gotica delle torri, dall’arte classica dei fregi interni alla struttura difensiva dell'architettura fino alle delicate raffinatezze islamiche dei suoi mosaici.

Costruito intorno al 1240, Castel del Monte divenne la sede permanente della corte di Federico II di Hohenstaufen, diventato a soli tre anni sovrano del Regno di Sicilia. Il monarca, soprannominato “Stupor Mundi” per l’eclettismo e la vastità della sua cultura, lasciò in eredità al suo Castello tutto il mistero che ne circondava la figura.

Il rigore matematico e astronomico della sua planimetria, basata sull’otto come numero guida e il suo posizionamento, studiato in modo da creare particolari simmetrie di luce nei giorni di solstizio ed equinozio, creano un simbolismo che appassiona da secoli gli studiosi, lasciando ai visitatori una sensazione di piacevole enigma. In aggiunta a questo l’impianto militare Castel de Monte curiosamente manca degli elementi che caratterizzano la maggior parte dei monumenti militari del periodo come le mura di cinta, il fossato e le stalle.

Otto sono i lati della pianta del Castello, otto le sale del piano terra e del primo piano a pianta trapezoidale disposte in modo da formare un ottagono, e otto sono le imponenti torri, ovviamente a pianta ottagonale, disposte su ognuno degli otto spigoli. Si ritiene che nel cortile interno fosse presente una vasca anch’essa ottagonale.

La solida compattezza della pietra calcarea mista a quarzo delle facciate è scalfita su ogni lato da finestre monofore al primo piano, bifore al secondo e in un caso trifora. L'ingresso principale, in breccia corallina, riproduce la forma di un arco trionfale classico che incornicia un arco a sesto acuto, definito come "una sorta di preludio al Rinascimento". L’interno, con le sue alte volte a crociera o a botte, appare ormai spoglio da tutte quelle decorazioni che nel passato rendevano i suoi spazi maestosi, testimoniate da resti di marmo e mosaici in gran parte scomparsi dopo secoli di incuria e vandalismo.

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I misteri di Castel del Monte


giovedì 26 febbraio 2015

Siberia, torna il mistero dei crateri


Si riapre il caso del mistero dei "buchi neri" in Siberia. Nuovi quattro crateri infatti sono apparsi nella penisola Jamal, territorio ricco di gas naturali e una miscela di acqua, sale e gas che potrebbe provocare le esplosioni. Secondo gli scienziati il fenomeno potrebbe anche essere una diretta conseguenza del riscaldamento globale per il fenomeno noto come Pingo.Si tratta di un accumulo nel sottosuolo di ghiaccio coperto da terra che, sciogliendosi, può creare un buco nel terreno. Queste nuove voragini apparse nel permafrost siberiano nel nord della Russia, si sommano altre decine di più piccoli, sempre nella stessa zona. Secondo le teorie più accreditate si tratterebbe di eruzioni di gas metano che, con l'aumento delle temperature, provoca lo sciogliersi del terreno ghiacciato. Le pareti di questi nuovi crateri suggerisce un'esplosione interna 

Le altre foto

sabato 21 febbraio 2015

10 famosi misteri irrisolti

La scienza negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, ma se tante cose sono state svelate, altre continuano a far impazzire studiosi e ricercatori di tutto il mondo.

Qui vi presenterò alcuni dei più famosi misteri irrisolti, alcuni più antichi, altri più vicini a noi.


1) Il cuneo di alluminio di Aiud

Il primo mistero rientra nella categoria degli OOPArt, ovvero degli “oggetti fuori posto”. Scoperto nel 1974 in Romania, sulle rive del fiume Mures, sotto 10 km di sabbia vicino ad ossa di mastodonte, assomiglia ad un martello. Il mistero sta nella lega di cui è fatto in relazione alla sua epoca storica: una lega di alluminio incassata un uno strato di ossido. L’allumino è stato scoperto all’inizio del 1800, ma il reperto risale ad 11000 anni fa. C’è chi dice che sia la prova dell’avvenuta degli alieni sulla terra.

2) Il tesoro scomparso di Hitler

Un’immensa riserva di lingotti d’oro trafugati e di banconote in valuta estera con un valore di oltre 4miliardi di dollari , improvvisamente scomparsi dai caveau tedeschi nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. Una piccolissima parte è stata rinvenuta sparsa per il mondo (Portogallo, Svizzera, Turchia). La grossa parte è scomparsa. C’è chi dice che Hitler stesso l’abbia seppellita o che sia finita sul fondo del lago Topliz in Austria

3) Lady Babushka

Siamo nel 22 novembre 1963. J.F.Kennedy venne assassinato. Nei filmati e negli scatti dell’omicidio si vede una donna in piedi sul prato vicino alla limousine presidenziale, con un soprabito marrone ed un foulard in testa che le da il soprannome di Lady Babushka.
La nostra signora quel giorno filmò tutto con una cinepresa, e mentre tutti scappano lei resta immobile a riprendere con calma. Nonostante l’FBI le chiese pubblicamente di farsi avanti e consegnare il filmato lei non è mia più comparsa, e nessuno saprà mai che cos’aveva filmato

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domenica 18 gennaio 2015

Ecco perché sono scomparsi gli abitanti dell'Isola di Pasqua.

L'unica testimonianza della loro presenza sono delle enormi teste di pietra

 


Hanno lasciato come ricordo della loro civiltà delle enormi teste di pietra chiamate Moai. Altrimenti, di loro non è rimasta alcuna traccia.
I Rapa Nui, gli abitanti dell’Isola di Pasqua, un piccolo lembo di terra nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale (GUARDA LA MAPPA) a più di 3.000 chilometri dalle coste del Cile, che hanno vissuto per secoli sull’isola, a un certo punto sarebbero letteralmente morti di fame. E’ quanto sostenevano gli storici finora. Le risorse naturali, già scarse, sarebbero state sfruttate fin troppo, tanto da non lasciare più nulla per la loro sopravvivenza.

Tuttavia, un articolo appena pubblicato suggerisce che la vera causa del declino dei Rapa Nui sia molto più complessa e che, più che la mancanza di cibo, a causare la scomparsa degli abitanti dall’Isola di Pasqua siano state le malattie portate dai primi colonizzatori europei.
I Rapa Nui erano una popolazione di origine polinesiana insediatasi sull’isola intorno al 1200. Nei secoli passati sull’isola, prima dell’arrivo degli europei nel 1722, hanno disboscato la zona settentrionale dell’isola modificandone così il clima. Proprio i cambiamenti climatici li hanno costretti a migrare da un’area a un’altra dell’isola.

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Porta lo zio morto in banca per ottenere un prestito di 3mila euro: arrestata

La macabra vicenda in una filiale di Rio de Janeiro, in Brasile: i dipendenti, insospettiti dalle condizioni dell'anziano, hanno allerta...